GULLIVERS
Nella lingua Nadsat gulliver significa testa. Inventata dallo scrittore Anthony Burgess, questa parola è usata dai personaggi del romanzo A Clockwork Orange (1962) e dal protagonista Alex deLarge nell’adattamento cinematografico di Stanley Kubrik (1971). Burgess ha ideato un idioma artificiale dalla fusione di termini inglesi e russi creando cosi un linguaggio ispirato alle due lingue dell’epoca più
influenti a livello politico. Foneticamente la parola russa testa (golová) si pronuncia nel linguaggio Nadsat – gulliver. La scelta di un linguaggio dalla fonetica dura, spesso di difficile comprensione vuole essere l’analisi della violenza del contesto socio-politico. Come la lingua Nadsat, anche il linguaggio artistico del pittore sloveno Aleksander Velišček è frutto di una ricerca socio-politica. Il titolo della personale di Velišček ha una natura polisemica poiché non si riferisce solo a Burgess e Kubrik, ma anche al romanzo settecentesco I Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, uno dei saggisti politici più influenti del suo tempo. Il libro, pur essendo stato accolto come un romanzo d’avventura, è in realtà una pesante critica alla società e al comportamento umano del tempo: ognuno dei viaggi di Gulliver diventa il pretesto per irridere, di volta in volta, il sistema giudiziario, la politica, l’assurdità delle convenzioni sociali e delle dinamiche di potere dei propri contemporanei.
Sandro Pagnotti
GULLIVERS
Nella lingua Nadsat gulliver significa testa. Inventata dallo scrittore Anthony Burgess, questa parola è usata dai personaggi del romanzo A Clockwork Orange (1962) e dal protagonista Alex deLarge nell’adattamento cinematografico di Stanley Kubrik (1971). Burgess ha ideato un idioma artificiale dalla fusione di termini inglesi e russi creando cosi un linguaggio ispirato alle due lingue dell’epoca più
influenti a livello politico. Foneticamente la parola russa testa (golová) si pronuncia nel linguaggio Nadsat – gulliver. La scelta di un linguaggio dalla fonetica dura, spesso di difficile comprensione vuole essere l’analisi della violenza del contesto socio-politico. Come la lingua Nadsat, anche il linguaggio artistico del pittore sloveno Aleksander Velišček è frutto di una ricerca socio-politica. Il titolo della personale di Velišček ha una natura polisemica poiché non si riferisce solo a Burgess e Kubrik, ma anche al romanzo settecentesco I Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, uno dei saggisti politici più influenti del suo tempo. Il libro, pur essendo stato accolto come un romanzo d’avventura, è in realtà una pesante critica alla società e al comportamento umano del tempo: ognuno dei viaggi di Gulliver diventa il pretesto per irridere, di volta in volta, il sistema giudiziario, la politica, l’assurdità delle convenzioni sociali e delle dinamiche di potere dei propri contemporanei.
Sandro Pagnotti
© 2023 Aleksander Velišček #artworks #contemporaryart #oilpainting etc.. Privacy policy
© 2023 Aleksander Velišček Privacy policy
#artworks #contemporaryart #oilpainting etc..